The next three days

LUNEDI 24 OTTOBRE ore 15.30 e ore 21.00



Soggetto: Tre anni dopo la condanna della moglie Lara per un delitto che lei sostiene di non aver commesso, il marito John si sforza di tener unita la famiglia, crescendo anche il loro unico figlio, il piccolo Luke. Quando la Corte Suprema respinge l'ultimo appello, Lara tenta il suicidio e John decide che è rimasta un'unica soluzione: organizzare l'evasione della moglie. Comincia così a preparare il piano che lì dovrà condurre tutti e tre in Sud America.

Valutazione Pastorale: Il punto di partenza é un film francese che Haggis riscrive e riadatta per l'ambientazione americana. In linea con la propria, acuta attenzione per i temi morali che precipitano imprevisti sull'individuo e lo costringono ad azioni mai ipotizzate, Haggis costruisce a poco a poco il terreno scottante che obbliga Brennan ad agire. Il piano congegnato dall'uomo appare così quasi logico e 'inevitabile', poco contando infine se lungo il percorso egli spara e uccide senza problemi. L'omicidio ignorato si colloca su quella scia delle decisioni etiche da prendere o subito o mai più. Si tratta del momento della 'scelta', difficile e determinante, al quale Haggis aggiunge l'altro fronte, ugualmente scivoloso, del 'fato', della casualità, del destino ingovernabile ma qui determinante (le foto che arrivano un secondo dopo; il bottono che resta nascosto nel tombino). Siamo allora padroni o no delle nostre azioni? E la donna é colpevole o innocente ? Le domande restano nell'aria, insieme a quella sorta di libertà negata che è negli occhi dei fuggitivi arrivati a Caracas. Meno incisivo di altri titoli e copioni di Haggis, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.

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