9 gennaio Misure straordinarie


Titolo Originale: Extraordinary Measures

Paese: USA

Anno: 2010

Regia: Tom Vaugham

Sceneggiatura: Robert Nelson Jacobs tratto dal libro "The cure.." di Geeta Anand

Durata: 110'

Interpreti: Brendan Fraser, Harrison Ford, Keri Russell


Johm Crowley è un manager pubblicitario sposato con tre figli due dei quali, Megan e Patrik, hanno una rarissima malattia: la glicogenosi di tipo II (malattia di Pompe) che si manifesta fin dalla nascita e che dà una speranza di vita di 8-9 anni. John non vuole arrendersi all'ineluttabile e decide di raggiungere il ricercatore Robert Stonehill che sta lavorando a un enzima sintetico che potrebbe risolvere il caso. John decide di mettersi in società con Robert e si impegna a trovare il denaro sufficiente per consentirgli di portare a conclusione la ricerca...

Il film mostra una grande fiducia nelle capacità dell'uomo, nella sua dedizione incrollabile alla famiglia e nella capacità di affrontare per essa qualsiasi sfida

Nuovo ciclo di film a partire dal 9 Gennaio 2012

Il CINEFORUM ricomincerà con un nuovo ciclo di film a partire dal 9 Gennaio 2012

Il ragazzo con la bicicletta

Lunedì 12 Dicembre ore 15.30 e ore 21.00

L'abbandono e il bisogno di una famiglia


Soggetto: Dal centro di accoglienza dove vive, il dodicenne Cyril scappa, deciso a tutto pur di ritrovare il padre, che lo ha lasciato senza lasciare recapiti. Il ritrovamento della bicicletta permette a Cyril di rintracciare anche il genitore, che lavora nella cucina di un ristorante. Ma l'esito non è quello sperato: lui in effetti sta per rifarsi una nuova vita e non vuole più saperne del figlio. Accolto in casa da Samantha, parrucchiera che accetta di tenerlo per i fine settimana, Cyril conosce un giovane spacciatore ce lo coinvolge in un furto con aggressione. L'azione non va a buon fine, Cyril cerca la conciliazione con le vittime. E poi chiede a Samantha di restare a vivere con lei.

Valutazione Pastorale: Sentiamo i Dardenne: "Da tempo eravamo ossessionati da una storia: quella di una donna che aiuta un ragazzo a liberarsi della violenza di cui è prigioniero. L'immagine che per prima ci veniva a mente era quella di questo ragazzino, questo fascio di nervi, placato e quietato grazie ad un altro essere umano (...)". Rispetto a questo c'è da aggiungere la parte della ostinata ricerca del padre. In effetti la figura paterna, che c'è, si nega, rifiuta il ruolo, scappa impaurita; della madre non si fa cenno, ma arriva sotto forma della donna inattesa, che in pratica risolve (quasi) tutto. Cyril partecipa all'azione cattiva in modo forse inconsapevole, e poi cerca di riparare e dimenticare, concedendo fiducia alla nuova figura femminile. I Dardenne camminano lungo un terreno impervio quanto a caratteri e psicologie ma leggero, piano, impalpabile quanto a sussulti drammatici. Il copione scivola via come una breve cronaca su un giornale locale, appena riferita e subito dimenticata. Il finale resta sospeso dentro un'idea di riscatto e la regia opera su un taglio visivo più semplificato che semplice. La favola resta dentro una precisa realtà. E i vuoti di identità abitano tra noi. Film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

IN TO THE WILD



LUNEDì 5 DICEMBRE ore 15.30 e alle ore 21.00

La felicità è reale solo se condivisa

Soggetto: Nel 1992, il giovane Christopher dopo essersi laureato, decide di lasciare la sua vita quotidiana per andare a vivere tra i ghiacci dell'Alaska. Durante il viaggio, incontra vari personaggi, alcuni che approvano il suo modo di agire, altri che non ne vogliono sentire parlare. Ma Christopher, detto Alex Supertramp, va avanti e, mentre i genitori ne aspettano il ritorno, lui si addentra nella zona più difficile, resta solo. Il ghiaccio è intorno a lui, e lo cattura.

Valutazione Pastorale: La ribellione contro le seduzioni del consumismo é da sempre tipica delle società a stato economico più evoluto e modernamente avanzate. Da contestatore incallito dell'american way of life, Sean Penn si serve dei migliori servizi della tecnologia americana per raccontare il diario di un giovane idealista, desideroso di confrontarsi con la vita al suo stato puro e incontaminato. Ne viene fuori un viaggio di formazione, un'ansia di fuga destinata a scontrarsi con l'immutabilità della natura e con le sue leggi spietate. Nel suo cammino di crescita, Penn dà a Christopher i connonati di un panteismo assoluto, tanto più rigoroso quanto incapace di capire i limiti dell'agire umano. Così il ragazzo è destinato a soccombere, ma meglio morire che vivere in mezzo alla corruzione e ai compromessi. E' qui il limite del sistema filosofico di Penn, destinato ad arrendersi non riuscendo ad intravedere la luce della trascendenza. E' lo stesso ostacolo che interveniva nell'inquietante episodio firmato da Penn nel film collettivo sull' "11 settembre". Film comunque denso, pieno di duggestioni e, dal punto di vista pastorale, da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.