BELLA


Lunedi 7 Febbraio ORE 15.30 - ORE 21.00

A New York José fa il cuoco nel ristorante di suo fratello Manny. Quando la cameriera Nina viene licenziata per essere arrivata in ritardo, Josè la segue, deciso ad aiutarla. Nina rivela di essere incinta e, non avendo alcun punto di appoggio, é intenzionata ad abortire. Josè vuole farle cambiare idea e la porta a casa dei genitori dove la ragazza trova accoglienza e comprensione. Anni prima Josè era un calciatore destinato ad una grande carriera, quando in macchina aveva investito e ucciso una bambina. E' l'occasione del riscatto.


La parabola di Josè, dalla disperazione al recupero di se stesso, é forte e convincente. Il buio provocato da una colpa assurda si riscatta nella volontà di non permettere che un'altra vita venga spezzata ancor prima di nascere. Con ammirevole semplicità e senza fare proclami, il copione si pone dalla parte di chi riconosce il valore della vita e compone un percorso di ricostruzione identitaria, nel quale entrano in gioco le importanti presenze dei genitori e di un figlio, che é adottivo ma non avverte più questa differenza. Certamente problematico per i temi che affronta, il racconto si apre però ad una realizzazione visiva fortemente lirica, e non priva di accenti commossi. Ci dice il regista che ci sono occasioni in cui l'aridità della ragione non basta, bisogna far parlare il cuore. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente poetico.

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